Spostamento pali linea telefonica (aggiornamento)

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Un privato – il quale aveva destinato parte del proprio immobile anche alla propria attività commerciale – aveva chiesto stragiudizialmente lo spostamento delle linee telefoniche e dei pali installati sul proprio fondo in quanto impossibilitavano un complesso intervento di ristrutturazione della struttura, intervento finalizzato anche alla creazione di un BB.

La società proprietaria della linea provvedeva – con grave ritardo – ad effettuare i dovuti e sopralluoghi e, dopo circa due anni, quantificava la somma dovuta dal nostro cliente in quasi € 3.000,00.

Ne è sorta una complessa controversia poichè, in base alla normativa specialistica di settore, il nostro cliente non avrebbe dovuto corrispondere nulla.

In corso di causa, la controparte ha cambiato più volte linea difensiva forse nel tentativo di posticipare per quanto possibile l’intervento.

A seguito delle nostre istanze, il Giudice nominva un CTU e ordinava alla convenuta di esibire i propri documenti – richiesta formulata al fine di provare sia il ritardo che l’ingiusta “insabbiatura” della pratica stragiudiziale -.

Stranamente, due giorni prima dell’udienza, la controparte ha effettuato l’intervento senza chiedere alcuna somma.

Quandanche il risultato pratico era stato già ottenuto, la causa è comunque proseguita per tentare di ottenere il giusto risarcimento del danno subito nei cinque anni successivi alla prima richiesta stragiudiziale.

Si è chiesta peraltro la responsabilità processuale della convenuta per l’impiego distorto della propria difesa per fini esulanti dallo scopo tipico e al di là dei limiti determinati dalla funzione che gli è propria: la necessità di ricorrere al giudice non deve tornare a danno di chi ha ragione.

Società condannata al pagamento delle spese legali aumentate di un terzo.

 

 

 

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