L’impatto Covid sui contratti

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Lo shock economico dovuto alla pandemia continua ancora a sollevare due problematiche: quella della gestione delle sopravvenienze destabilizzanti l’equilibrio delle prestazioni contrattuali e quella dei rimedi di natura
legale e convenzionale (sia in ambito privato – ad esempio contratti di locazione – che in ambito imprenditoriale – appalti pubblici, locazioni commerciali, affitti di rami d’azienda, leasing, contratti di subfornitura – ). Nonostante siano molte le norme generali applicabili analogicamente per ottenere una “rinegoziazione” del contratto e nonostante la Cassazione sia interventa con la Relazione 56/2020, vi sono tutt’ora “parti forti” del contratto che non concedono i benefici richiesti traendo un ingiusto vantaggio dalla situazione emergenziale.

I professionisti dello studio, ai quali generalmente si rivolgono le “parti deboli”, continuano ad ottenere degli ottimi risultati, a volte valorizzando gli strumenti previsti in via stragiudiziale (negoziazione assistita e mediazione) altre in sede contenziosa. Vi sono stati anche enti pubblici che hanno ridotto del 60% il canone di appalti “importanti”.

 

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