Atti e documenti funzionali e accessibili

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(perché non ci piace utilizzare neologismi anglofoni come “Legal digital copywriting”)

Per scrivere un atto chiaro, efficace e al tempo stesso sintetico, oltre a seguire le regole giuridiche, è necessario tenere in considerazione anche l’impatto visivo e strutturale del documento per renderlo “accattivante” e suscitare l’interesse nel lettore.
Questa necessità è tanto maggiore quanto lo è il tecnicismo di alcuni argomenti in campo scientifico.

Ad esempio, in un caso affrontato dallo studio, si trattava di far comprendere anzitutto al Giudice anche da un punto prettamente “visivo”, in cosa consistesse l’innovativo programma tridimensionale elaborato dal nostro cliente per il funzionamento di un impianto solare termodinamico in cui i pannelli si spostavano nell’arco della giornata per garantire al meglio la superficie a contatto con i raggi solari aumentando la redditività dell’impianto.

L’ingresso del digitale in ambito giuridico continua a suscitare diffidenza nei professionisti più conservatori.
Siamo invece convinti che una redazione degli atti in chiave “moderna” costituisca un valore aggiunto del digitale e che anche in campo giuridico, il progresso offra una grande opportunità.
La scrittura di un atto mediante tecniche informatiche è d’aiuto sia all’autore che al lettore (magistrato, avvocato di parte avversa e – ancor prima – cliente) poiché, se ben utilizzata, aumenta la chiarezza espositiva.
I professionisti dello studio strutturano i propri atti attraverso l’inserimento di accorgimenti grafici e informatici per facilitare la consultazione e la fruizione sia all’interno dello stesso atto che a contenuti esterni: a volte la visualizzazione automatica di un documento che altrimenti potrebbe rimarrebbe inosservato, può essere decisiva.

 

 

 

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