Naspi 2023: requisiti
Per poter legittimamente accedere alla NASpI 2023 due sono i requisiti richiesti:
- Stato di disoccupazione;
- Tredici settimane di contributi accreditati nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Da notare che per gli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2022 non è più necessario il requisito delle trenta giornate di effettivo lavoro nei dodici mesi precedenti.
Stato di disoccupazione
La NASpI spetta in assenza di un impiego subordinato od autonomo, previa dichiarazione dell’interessato di essere immediatamente disponibile al lavoro e stipulazione del patto di servizio. Lo stato di disoccupazione dev’essere involontario. Questo significa che il sussidio in parola non è diretto a quanti interrompono il contratto per dimissioni, a meno che non siano per giusta causa. A tal proposito, la giurisprudenza ha riconosciuto la giusta causa per le dimissioni dovute a:
- Mancato pagamento della retribuzione;
- Molestie sessuali;
- Modificazioni peggiorative delle mansioni;
- Mobbing;
- Notevoli variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di cessione dell’azienda;
- Spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive.
Sono inoltre considerate ipotesi di cessazione involontaria del rapporto:
- Licenziamento, compreso quello disciplinare;
- Risoluzione consensuale del rapporto in sede protetta o avvenuta a seguito del rifiuto di trasferimento del lavoratore ad altra sede della stessa azienda, purché distante oltre cinquanta chilometri dalla residenza o raggiungibile in ottanta minuti o più con i mezzi di trasporto pubblici;
- Dimissioni presentate durante il periodo tutelato di maternità, corrispondente a trecento giorni prima della data presunta del parto e sino al compimento del primo anno di vita del figlio;
- Scadenza del contratto a tempo determinato.
Tredici settimane di contributi
L’altro requisito richiesto è quello di aver totalizzato almeno tredici settimane di contributi nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. A tal proposito sono valide tutte le settimane retribuite nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, purché per le stesse risulti complessivamente erogata o dovuta una retribuzione non inferiore ai minimali settimanali.
Naspi 2023: importo
La NASpI è calcolata prendendo a riferimento la retribuzione imponibile ai fini previdenziali totalizzata dal lavoratore negli ultimi quattro anni. Quest’ultima dev’essere poi divisa per il totale delle settimane di contribuzione, indipendentemente dalla verifica del minimale.
Il risultato dev’essere poi moltiplicato per 4,33 ottenendo così la retribuzione di riferimento.
L’importo della NASpI è comunque ridotto a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione (novantunesimo giorno della prestazione) in misura pari al 3% mensile.
Per gli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2022 in poi, il sussidio si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal primo giorno del sesto mese di fruizione. Fanno eccezione quanti hanno compiuto i cinquant’anni di età: per loro la riduzione si applica dall’ottavo mese di fruizione.
Naspi 2023: durata
La NASpI spetta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà di quelle coperte da contribuzione negli ultimi quattro anni, per un massimo di ventiquattro mesi.
Sono comunque esclusi dal conteggio i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni previdenziali, anche in un’unica ed anticipata soluzione.
Naspi 2023: come si richiede
La prestazione in parola spetta previa domanda telematica trasmessa all’Inps, entro il termine di decadenza di sessantotto giorni decorrenti dalla cessazione del rapporto.
La richiesta può essere inviata, in alternativa:
- Collegandosi al portale “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – NASpI indennità mensile di disoccupazione”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS;
- Chiamando il Contact center dell’Istituto al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) o allo 06.164.164 (da rete mobile);
- Rivolgendosi ad enti di patronato ed intermediari Inps, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Decorrenza
A seconda del momento di invio della domanda di NASpI, la prestazione rispetta le decorrenze descritte in tabella.
Domanda presentata | Decorrenza |
---|---|
Entro l’8° giorno successivo la cessazione del rapporto | Dall’8° giorno successivo la cessazione del rapporto |
Dopo l’8° giorno successivo la cessazione del rapporto | 1° giorno successivo alla data di presentazione della domanda |
Naspi 2023: come viene pagata
La NASpI appartiene alla categoria di prestazioni Inps liquidate direttamente dall’Istituto stesso al beneficiario.
Il pagamento, nello specifico, avviene con cadenza mensile utilizzando la modalità scelta dal lavoratore in sede di invio della domanda, tra:
- Accredito su conto corrente bancario o postale o su libretto postale;
- Bonifico domiciliato presso l’ufficio postale nella provincia di residenza o domicilio del richiedente.
Naspi 2023: cosa succede in caso di avvio attività lavorativa
Sulle conseguenze in caso di avvio di un’attività lavorativa da parte del beneficiario NASpI è opportuno distinguere tra lavoro subordinato ed autonomo.
Attività di lavoro autonomo
Colui che avvia un’attività di lavoro autonomo continua a percepire la NASpI in misura ridotta a patto che:
- Il reddito annuo derivante dall’attività in questione non superi i 5.500,00 euro;
- Si comunichi all’Inps, entro un mese dall’inizio dell’attività (ovvero entro un mese dalla domanda di NASpI se l’attività era preesistente) il reddito annuo previsto.
Nel rispetto delle condizioni citate il sussidio di disoccupazione viene ridotto di un importo pari all’80% del reddito previsto, rapportato al periodo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e quella in cui termina il godimento dell’indennità di disoccupazione o, se antecedente, la fine dell’anno.
Liquidazione anticipata
Il lavoratore beneficiario della NASpI che intende:
- Avviare un’attività di lavoro autonomo (non in forma di collaborazione coordinata e continuativa);
- Iniziare un’attività di impresa individuale;
- Sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa in cui il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio;
può chiedere la liquidazione anticipata, in un’unica soluzione, dell’importo complessivo del trattamento spettante e che non gli è ancora stato erogato. A pena di decadenza, il lavoratore presenta domanda all’Inps di liquidazione anticipata entro trenta giorni dalla data di inizio dell’attività o di sottoscrizione della quota di capitale sociale della cooperativa.
Rapporto di lavoro subordinato
Ecco in tabella un riepilogo degli effetti in caso di assunzione come lavoratore dipendente di un beneficiario NASpI.
Attività lavorativa | Durata del rapporto di lavoro | Effetti sulla disoccupazione |
---|---|---|
Reddito annuo superiore a 8.174,00 euro | Superiore a sei mesi | Decadenza |
Pari o inferiore a sei mesi | Sospensione d’ufficio per la durata del rapporto di lavoro | |
Reddito annuo pari o inferiore a 8.174,00 euro | / | Mantenimento della NASpI in misura ridotta |
In quest’ultima ipotesi il mantenimento in misura ridotta è possibile se:
- Il lavoratore comunica all’Inps entro trenta giorni dall’inizio dell’attività il reddito annuo previsto;
- Il datore di lavoro è diverso da quello con cui si è interrotto il rapporto che ha dato diritto alla NASpI.
Inoltre, al lavoratore spetta un’indennità NASpI ridotta in misura pari all’80% del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e quella in cui termina il godimento dell’indennità in parola o, se antecedente, la fine dell’anno. La riduzione è ricalcolata d’ufficio al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi.