Senza entrare nello specifico
in dieci anni
crediti derivanti da contratti e fatture, e in ogni caso crediti non soggetti alla prescrizione breve, come ad esempio:
- fatture non pagate;
- finanziamenti, prestiti e mutui;
- tasse e imposte, quali Irpef, Iva, Ires, Irap, imposta di bollo etc.;
- ticket sanitari;
- sentenze di condanna al pagamento e decreti ingiuntivi;
- spese condominiali straordinarie
in cinque anni
- bollette del telefono;
- canone di locazione;
- spese condominiali ordinarie;
- omessa dichiarazione dei redditi;
- multe stradali;
- indennità di fine lavoro e TFR;
- interessi bancari;
- danni derivanti da fatti illeciti;
- annualità di rendite perpetue o vitalizie;
- utili dei soci in azienda;
- abbonamenti come, ad esempio, servizi di streaming;
- titoli di Stato emessi al portatore;
- alimenti e assegno di mantenimento;
- tasse e imposte dovute agli enti locali, quali Imu, Tari, Icp, Tosap, Dpa, tassa di soggiorno, Ipt;
- contributi dovuti all’Inps e Inail;
- cartelle esattoriali relative ai tributi che si prescrivono in 5 anni;
- interessi sulle imposte con prescrizione quinquennale;
- alcuni crediti derivanti dal rapporto di lavoro come stipendi, differenze retributive, tredicesima, quattordicesima, indennità sostituiva di preavviso
in tre anni
- pagamenti delle prestazioni di lavoro per periodi superiori a 1 mese;
- compenso delle opere e rimborso delle spese ai professionisti;
- compenso dei notai;
- compenso degli insegnanti per lezioni impartite per tempo superiore al mese.
Si prescrive altresì in 3 anni il bollo auto, ma con decorrenza dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui era dovuto il pagamento. Quindi, il 1° gennaio 2024, si prescrive il bollo auto che doveva essere pagato nel 2020.
Nel 2024, inoltre, si prescriveranno altresì le bollette di luce, acqua e gas emesse nel 2022, con decorrenza dall’ultimo giorno utile per il pagamento, essendo soggette a prescrizione di due anni, nonché le spese condominiali dovute dall’inquilino, con decorrenza dalla richiesta del locatore
in un anno
- compenso degli insegnanti per le lezioni impartite a giorni, mesi od ore;
- compenso dei prestatori di lavoro per periodi inferiori al mese;
- pensione e istruzione a convitti e case di educazione;
- compenso degli ufficiali giudiziari;
- prezzo dei medicinali;
- pagamento dei commercianti per beni acquistati al dettaglio senza fini commerciali.